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Ecco la "Virginedda addurata" al Binario 7 di Monza

Venerdì 11 gennaio alle 21.00 il Teatro Binario 7 propone Virginedda addurata (vergine adorata), nuovo appuntamento con la rassegna di prosa L’altro Binario.

Che succederebbe se potessimo leggere nei pensieri dei santi, che fissano chi li invoca immobili e impassibili nelle loro statue, apparentemente condiscendenti a tutto quanto esca dalle bocche dei fedeli? La scrittrice Giuseppina Torregrossa si pone un simile dubbio e dà vita a Santa Rosalia, la virginedda addurata patrona di Palermo.

Prendendo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto, lo spettacolo affronta una violenza antica e moderna: la discriminazione contro la donna “in quanto donna”, che spesso assume i connotati di una vera e propria “tragedia normale”, da nascondere agli uomini e confidare solo ai santi. Per farlo, Torregrossa coglie spunto da un raccapricciante fatto di cronaca avvenuto a Trapani qualche anno fa. Un marito, con la complicità dell'amante, trascina in un agguato la moglie al nono mese di gravidanza uccidendola barbaramente. Prima che la tragedia si compia, le protagoniste della storia vanno tutte supplici dalla Santuzza. La vittima, la madre della vittima, la figlia della vittima e l’amante del marito. La scrittura illumina lucidamente la natura umana, che combina demoni e vittime, predatori e predati, quasi che l’uno non possa esistere senza l’altro. Nel confronto il confine tra bene e male si appanna, le donne si fidano e confidano nella Santa, la quale di rimando, brutalmente, ammonisce che spesso le cose, più che dal cielo, vanno risolte sulla terra.

L’autrice racconta, come sanno i lettori dei suoi romanzi (tutti editi da Mondadori), una storia della Sicilia più autentica, in cui si intersecano fede, misticismo e credulità. In una perfetta miscela di ironico e tragico potrà capitare di incontrare una “santuzza” che fuma forte e si ingozza di brioches. “Si deve fare molta attenzione quando si prega, perché si versano molte più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte” dice la Santa. 


 


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