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Presentazione del giallo "Assassinio a Montecitorio"

Presentazione del racconto giallo "Assassinio a Montecitorio" pubblicato a dicembre da Roberto Rampi. "I fatti di per sé sono muti. Ma raccolti, ordinati, messi in fila, iniziano a parlare." Il primo racconto giallo di Rampi regala emozioni e consapevolezza. Si legge in poco tempo, ma scava a fondo nella bellezza sbiadita di una Roma che chiede razionalità per risolvere un delitto e non sa tuttavia trovare dentro di sé la chiave per arrivare all'assassino. Un uomo morto in un palazzo istituzionale, e un detective serio, disincantato, con un metodo di lavoro rigoroso che riporta alla ragione le passioni umane. La razionalità che lavora sui dati raccolti, sulle testimonianze, cerca quelle risposte che chi vive nella quotidianità dei palazzi romani non trova. Lo sguardo con cui si osserva cambia gli esiti dell'osservazione e per questo lo sguardo di Sherlock Holmes ci apre a un insieme di prospettive e mette in fila i fatti, in modo ordinato, cercando di trovare una soluzione al mistero: l'osservazione disincantata del male umano lo rende semplice, ne offre una chiave di lettura senza giustificarlo. Il racconto ci porta nel passato ma ci descrive il presente; la collocazione temporale è rilevante per un parallelismo con l'attualità ma allo stesso tempo non lo è perché l'animo umano porta con sé, in un tempo indefinito, le stesse sfumature, gli stessi dubbi, le stesse speranze in ogni epoca storica. Una lettura che apre la mente, decisamente da non perdere l'incontro con l'autore.


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