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Il paese che non c'è: il teatro Binario 7 racconta il Kurdistan

Il paese che non c'è (foto Salvatore Pastore)

'Il Paese che non c’è - Il teatro racconta il Kurdistan fra Storia e attualità' apre la stagione del L'altro Binario al Binario 7 sabato 25 e domenica 26 ottobre. Ad aspettare il pubblico una riflessione sulla storia del popolo curdo, con Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno.

"Non poteva esserci più attinenza agli eventi di cronaca delle ultime settimane per l’apertura de L’altro Binario - scrivono gli organizzatori -, l’attacco del nord della Siria da parte della Turchia ha scosso l’opinione pubblica. Negli ultimi giorni anche in Italia sono stati organizzati presidi e manifestazioni per invitare l’Europa e gli organismi internazionali a mettere in campo ogni sforzo possibile per bloccare l’invasione turca del Rojava, la regione curda siriana".

"Il paese che non c’è esiste - continuano dal teatro -. Ed è abitato da un popolo, quello curdo, che ha ricominciato a sognare. Sogna di poter essere popolo, senza diventare stato. Sogna di poter vivere in una terra di pace, dove la diversità delle religioni e delle etnie non provochi massacri. Dove la gente possa decidere del proprio destino, autogovernandosi. Dove le donne possano uscire dalle proprie case, scoprendo finalmente il volto e prendendo parola". 

In programma al Binario 7 la storia mitica di un popolo, della resistenza sulle montagne e in mezzo ai deserti, oltre alla testimonianza della battaglia che ovunque lo ha visto in prima fila contro la ferocia delle milizie fondamentaliste e del fascismo islamico. La cronaca pulsante irrompe sulla scena con le sue notizie, con l’insopprimibile urgenza di essere raccontata.


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