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“Marcia degli uomini scalzi” per i profughi a Monza venerdì alle 19

Un modo per rendere evidente la propria scelta. Una manifestazione per chiarire che la Brianza è solidale. 

Venerdì 11 settembre, alle ore 19, andrà in scena in Arengario la “Marcia delle donne e degli uomini scalzi”: una passeggiata collettiva, naturalmente a piedi scalzi, per mostrare la propria vicinanza agli immigrati arrivati negli ultimi mesi in Italia. 

Sono tante le adesioni - Cgil, Cisl, Uil, Arci Mb, Anpi Mb, Tavola della pace Mb - che lasciano immaginare una buona risposta della città alla “sfilata”, che partirà in Arengario e terminerà in Largo Mazzini. 

“E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare - è l’appello della Cgil -. E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte”. 

“Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi - spiega la sigla sindacale -. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere. E' difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo. Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un'altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno”.

E proprio per loro, tutta Italia, Monza compresa, venerdì scenderà in piazza. Scalza. 


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