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Brugherio, ecco "Donne di scienza ai confini dell'ignoto": cinque incontri per parlare di scienza

Acceleratore di particelle al Cern

Che una donna possa diventare una bravissima scienziata per i cittadini di Brugherio è del tutto ovvio e normale: hanno davanti agli occhi l’esempio della loro concittadina Elena Cattaneo, scienziata di primissimo piano nonché senatrice a vita per meriti scientifici. Eppure la realtà è ancora ben lontana da qui: lo dicono i dati, secondo i quali per le donne il cammino per diventare scienziate è più arduo, il trattamento resta sovente differenziato in termini di carriera, stipendio, prestigio… a vantaggio dei maschi. Ma lo dicono anche episodi come quello accaduto di recente proprio al Cern: un fisico italiano ha sostenuto che questa scienza è “cosa da uomini”.

“Per questo - dichiara l'Assessora alla Cultura Laura Valli - nel riproporre anche per quest’anno l’appuntamento con la rassegna “Scienza, ultima frontiera”, abbiamo inteso dedicarlo proprio alle scienziate: saranno loro le protagoniste dei cinque incontri che indagheranno le frontiere più avanzate della ricerca, nei diversi campi della scienza. In questo modo puntiamo a due obiettivi contemporaneamente: da un lato, continuare il nostro sforzo di diffusione e divulgazione della scienza, in questi tempi sempre più confusi e inquinati da opinioni di ogni genere e false verità; dall’altro, dare visibilità alle donne nella scienza, così da sostenere e incoraggiare tutte le ricercatrici e anche le studentesse che sognano di avviarsi su questa strada”.

Ogni incontro sarà dedicato a una disciplina diversa, per esplorare i confini più estremi e innovativi della ricerca scientifica.

Ad aprire la rassegna, venerdì 26 ottobre, sarà l’immunologa Antonella Viola che, indagando le malattie metaboliche e l’obesità (progetto «Steps»), ha vinto un consistente finanziamento per le sue ricerche sulla lotta al cancro all’Università di Padova. Il tema del sistema immunitario è di strettissima attualità, visto che il premio Nobel per la medicina è stato assegnato pochi giorni fa a due scienziati (James Allison e Tasuku Honj), proprio per le loro ricerche sul ruolo fondamentale delle difese stesse del corpo nella lotta ai tumori. Sarà l’occasione per conoscere il nostro sistema immunitario, capire se è nostro alleato o nostro nemico, farci raccontare i nuovi studi nella lotta al cancro, fare chiarezza sul ruolo dell’alimentazione in funzione anti-tumorale, su cui ogni giorno se ne sente una nuova. Antonella Viola, infatti, è anche impegnata in prima persona nella divulgazione della buona scienza (organizza rassegne come le nostre!) e nella lotta alla pseudo-scienza (è attiva nel CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato da Piero Angela).

Il 9 novembre sarà il turno dello spazio: di solito la nostra curiosità si rivolge agli oggetti più lontani (miliardi di anni luce!) e quelli con i nomi più misteriosi (pulsar, quasar, buchi neri…). Questa volta, invece, punteremo lo sguardo (non direttamente, mi raccomando…) su un oggetto che ci sembra così familiare e conosciuto, il Sole, la stella del nostro piccolo sistema. La nostra vita dipende completamente da questa nana gialla, insignificante stellina tra le centinaia di miliardi che compongono la nostra galassia. L’uomo osserva da sempre il Sole, lo studia e continua a progettare nuove missioni per saperne di più, l’ultima è quella dell’ESA (agenzia spaziale europea) che nel 2020 lancerà una sonda per studiare soprattutto i poli e la corona solare. Ce ne parlerà una scienziata che ha dedicato a questa stella tutta la sua carriera di ricerca e insegnamento e ha collaborato alla missione Solar Orbiter: si tratta della fisica solare Ester Antonucci, dell’INAF di Torino.

Il venerdì successivo, 16 novembre, avremo la possibilità di approfondire una delle frontiere più scottanti (letteralmente…) e cruciali dei nostri tempi: i cambiamenti climatici in atto e le prospettive future. A parlarcene sarà nostra ospite una climatologa che lavora al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Torino, Elisa Palazzi. Le sue ricerche sul campo riguardano soprattutto le montagne, è lì che si possono trarre indicazioni scientifiche e così fare un po’ di chiarezza su evoluzione del clima, riscaldamento globale, biodiversità, disponibilità di acqua, futuro del nostro bel pianeta. La questione è davvero cruciale, per cui è importante per tutti capirci qualcosa: si tratta di allarmismi eccessivi o invece di serie preoccupazioni per cui occorre muoversi finché siamo in tempo? La natura del tema è di particolare interesse per le giovani generazioni: per questo motivo gli organizzatori di Bookcity Milano 2018 hanno voluto inserire questo evento nel programma Young, pubblicizzandolo come un’ottima occasione per gli studenti delle superiori.

Venerdì 23 novembre sarà… la serata delle stelle, sia perché si parlerà di universo, sia perché a parlarne saranno due vere esperte di fama mondiale. Avremo con noi Patrizia Caraveo, astrofisica, studiosa di stelle di neutroni e di universo gamma, già ospite a Brugherio nella primavera scorsa per una bella e toccante serata commemorativa del marito e compagno di ricerche Nanni Bignami, che noi abbiamo potuto conoscere, apprezzare e amare. Di Nanni Bignami ha curato l’edizione del suo ultimo libro, recentemente ha pubblicato un libro dedicata alla parità di genere (Uomini e donne: stessi diritti? - Castelvecchi, 2017), è in uscita la sua ultima fatica editoriale dedicata all’Universo violento. Con lei ci sarà una scienziata che il Time ha incluso nell’elenco delle 100 persone più influenti al mondo del 2017 e Nature tra i migliori 10 scienziati al mondo: è Marica Branchesi, del Gran Sasso Science Institute. A lei si deve la registrazione del primo segnale sia come onda gravitazionale sia come onda elettromagnetica. Un risultato, questo, che ha coinvolto una comunità di circa 3500 tra fisici e astronomi. Oggi l’universo va studiato come “multi-messaggero”, cioè occorre osservare i fenomeni nei loro diversi segnali (per esempio neutrini e fotoni). È un periodo avvincente per le sxcoperte dell’astrofisica e i brugheresi avranno la possibilità di sentirle raccontare dalla viva voce di alcune tra le principali protagoniste.

Infine, a chiudere la rassegna il 30 novembre, ci sarà una studiosa dell’Università di Bologna, nota per aver vinto un notevole finanziamento (tecnicamente un Erc Grant) per una ricerca che esula dall’àmbito ristretto delle “scienze dure”. La sua competenza infatti è nel campo delle lingue antiche, studia scritture del passato ad oggi non ancora decifrate (sapevate che ce n’erano?), con lo scopo di fare nuova luce sul processo con cui l’umanità ha inventato la scrittura. Affascinante, vero? Per nessuna ragione, allora, è da perdere l’appuntamento con Silvia Ferrara: tranquilli, non parlerà in cipro-minoico, nonostante sia la massima esperta mondiale di questa lingua antica.

I cinque appuntamenti con la scienza raccontata dalle donne saranno all’Auditorium comunale di via San Giovanni Bosco 29, con inizio alle ore 21. L’accesso è libero, fino a esaurimento posti: la sala aprirà alle 20.15. Sul canale YouTube della Biblioteca Civica di Brugherio sarà messa a disposizione la diretta streaming delle serate, nonché la possibilità di rivederle successivamente o di andarsi a vedere anche le precedenti edizioni della rassegna.
Il bibliotecario Ermanno Vercesi introduce e modera le serate: è la biblioteca ad aver ideato e organizzato questa rassegna, voluta dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con Elena Cattaneo.
 


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