Economia

Sequestro Ilva, la Riva Acciaio di Annone Brianza cessa l'attività

Coinvolti tutti gli stabilimenti Riva. L'azienda: "Il sequestro ci impedisce di proseguire la normale attività". A rischio 1.400 lavoratori

Anche a Annone Brianza interrotte le attività

Anche lo stabilimento di Annone Brianza (Lecco) è coinvolto nella cessazione totale delle attività della Riva Acciaio, insieme ad altri sei stabilimenti in tutto il Paese. Lo ha confermato la stessa azienda in una nota. Si tratta di attività esterne al perimetro gestionale dell'Ilva, tuttavia il blocco delle attività è connesso col sequestro preventivo penale del gip di Taranto.

La Riva Acciaio lo spiega affermando che questo provvedimento, sottraendo a Riva Accaio i cespiti e sequestrando i saldi attivi di conto corrente con blocco delle attività bancarie, impedisce "il normale ciclo di pagamenti aziendali e fa sì che non esistano più le condizioni operative ed economiche per la prosecuzione della normale attività".

L'azienda promette comunque che impugnerà il provvedimento di sequestro, "inopinatamente esteso al patrimonio dell'azienda in lesione della sua autonomia giuridica". Ma annuncia che presto sarà costretta a "sospendere le prestazioni lavorative del personale": in pratica, 1.400 persone rischiano il posto di lavoro.


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