Cronaca

Residenti contro la movida notturna nella piazza del Tribunale: la lettera di protesta

I condomini hanno firmato una missiva indirizzata al sindaco, alle forze dell'ordine e alla Procura

Movida a Monza (Repertorio)

Residenti contro la movida in piazza Garibaldi, nel cuore di Monza. I condomini di uno stabile che si affaccia sulla piazza del Tribunale hanno deciso di scrivere una lettera indirizzata al sindaco della città, Dario Allevi, alle forze di polizia e alla procura per denunciare la situazione di "degrado urbano, sociale e di ordine pubblico" legata soprattutto alla frequentazione notturna a ridosso di alcuni locali pubblici che con la Fase 2 hanno riaperto i battenti, richiamando di nuovo la clientela. 

Nella missiva a cui i residenti hanno affidato le proprie richieste e sollecitazioni, tramite i due legali incaricati gli avvocati Antonino De Benedetti e Ettore Pucillo, si specifica che la situazione di Piazza del Tribunale è stata oggetto di lamentele "da parecchio tempo prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria in corso".

"Fin dai tempi precedenti alla chiusura delle attività commerciali a causa dell’emergenza sanitaria, la presenza di locali notturni con orari di chiusura a dir poco imbarazzanti aveva creato una situazione di pericolo sociale e di particolare disturbo alla quiete e al riposo notturno dei residenti. In particolare, era consueta la presenza di numerosissimi giovani per lo meno in stato di evidente ebbrezza alcolica, soliti a stazionare fino alle prime ore dell’alba con urla, zuffe fisiche e finanche impegnati in “spettacoli musicali” sostenuti da improvvisati impianti stereofonici, in aggiunta alle occasioni in cui due locali alzavano il volume delle loro installazioni sonore. Al di là della rumorosità insistente e delle notti insonni, vi è da rilevare che in alcune occasioni era stato impossibile scendere in piazza per alcuni residenti, all’evidenza oggetto di atteggiamenti minatori (forse anche inconsapevoli, visto lo stato psicofisico dei ragazzi presenti...), che inducevano i medesimi a rimanere chiusi nei propri appartamenti" si legge nel documento.

I residenti - tenuti svegli dalla movida - più volte hanno chiamato le forze dell'ordine e adesso hanno dato vita a una protesta formale con la richiesta di ridurre e limitare gli orari dei locali entro le 23. E di controlli "effettivi e continuativi" da parte delle forze dell'ordine. 


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