"Basta discriminazione, serve subito una legge": presidio della comunità Lgbt a Monza
Al presidio parteciperà anche la politica monzese
La comunità Lgbt di Monza e Brianza scende in piazza con un presidio davanti all'Arengario. Lo hanno organizzato per giovedì 23 febbraio alle 17.30 i componenti dell'associazione BOA (Brianza Oltre l'Arcobaleno) che, per l'occasione, saranno affiancati anche dalla politica monzese. Al presidio, infatti, aderiranno anche Possibile, Lab Monza e Pd. Oltre ad Amnesty International e alla Cgil. Al presidio parteciperà anche l'assessore Andreina Fumagalli.
Una data - quella del 23 febbraio - che BOA non ha scelto a caso. Quel giorno, infatti, al tribunale di Monza si terrà l'udienza del processo dell'uomo che nel dicembre del 2020 alla stazione di Monza era stato aggredito e insultato ed aveva subito un tentativo di furto. L'uomo, che fa parte di BOA, aveva deciso di denunciare l'episodio.
"Denunciare di aver subito una discriminazione omofoba o una violenza non è facile, ma è necessario - spiega Oscar Iannuarato, vicepresidente di BOA -. Si deve reagire per contrastare il fenomeno ed evitare che qualcuno si senta libero di agire impunito. Con grande determinazione e coraggio il nostro associato ha denunciato ed è andato fino in fondo, permettendo la cattura di uno dei malviventi che lo aveva aggredito. Il 23 febbraio ci sarà l'udienza presso il tribunale di Monza e BOA sarà al suo fianco con un presidio in Arengario che richiama tutta la comunità arcobaleno e tutti coloro che si indignano per le ingiustizie a partecipare e ribadire l'assenza di una legge italiana e regionale che contrasti l'odio a sfondo omolesbobitransfobico".
Intanto BOA si è già messa al lavoro per organizzare l’edizione 2023 del Brianza Pride che si terrà a Monza il 16 settembre.
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