Cronaca

Al San Gerardo di Monza il primo intervento nel mondo di trapianto di mani senza rigetto

La ASST di Monza prima al mondo per le terapie antirigetto nei trapianti delle mani. La storia di Carla che oggi può di nuovo usare le mani

Il Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco, la paziente Carla e il Dottor Massimo Del Bene

Un intervento unico al mondo eseguito al San Gerardo di Monza con il primo caso mondiale di terapia antirigetto con cellule staminali mesenchimali.

Nel 2007 Carla, all’età di 48, non aveva né mani né piedi: gli arti le erano stati amputati per una necrosi secondaria legata ad una setticemia. Oggi, a nove anni di distanza, Carla è tornata al San Gerardo per parlare, insieme al personale della ASST di Monza, dell’intervento unico al mondo di cui è stata protagonista e, più che i discorsi, a raccontare per lei sono state le sue mani, che dopo l'intervento hanno recuperato una buona manualità.

ECCO L'INTERVENTO UNICO AL MONDO E LE FOTO

Si tratta del primo caso al mondo in cui sono state utilizzate cellule staminali mesenchimali autologhe, prelevate cioè dal midollo osseo della donna, amplificate nel numero nel laboratorio di terapia cellulare “Stefano Verri” all’interno dell’ospedale San Gerardo e congelate in attesa del trapianto.

Nel 2008 i medici avevano avviato l’inizio del programma di trapianto bilaterale delle mani, con lo studio e la programmazione che nell’aprile del 2010 è approdata alla ricerca del donatore. La notte dell’11 ottobre 2010 Carla ha subito il delicatissimo intervento di trapianto e non si sono mai registrati episodi di rigetto.

“Le cellule staminali mesenchimali – spiega il dott. Massimo Del Bene, direttore dell'unità operativa di Chirurgia plastica e della mano – hanno una naturale azione immunosoppressiva senza effetti collaterali ovviamente perché sono autologhe quindi della stessa paziente. I tre farmaci della terapia immunosoppressiva sono lo standard e si usano nei trapianti solidi in tutto il mondo: la nostra paziente in terapia con un unico farmaco è ancor oggi un “unicum” nel mondo. Ed è chiaro che abbassando la terapia antirigetto anche i rischi legati agli effetti collaterali diminuiscono fortemente”.

“Negli altri trapianti di mani, almeno un episodio di rigetto si è manifestato nei primi mesi dopo il trapianto. La nostra paziente non ha mai avuto episodi di rigetto” ha aggiunto.

Grande soddisfazione anche da parte del Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco: “Interventi complessi, delicati e di successo come questi portano il San Gerardo alla ribalta della cronaca, mettendo in luce i nostri professionisti che ogni giorno operano con competenza senza clamore. Il primo caso al mondo di terapia antirigetto con cellule staminali mesenchimali è nostro: un fatto eccezionale che mi rende orgoglioso di essere il direttore generale di una azienda di tale portata”.


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