Cronaca

La scuola monzese modello per gli studenti: "Antidoto contro bullismo e devianza"

Le parole del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che lunedì mattina ha inaugurato la nuova sede del liceo musicale Zucchi a Monza

Un liceo monzese d'eccellenza. Un modello di istruzione che mette al centro i ragazzi e che diventa così, celebrando l'arte, la musica e il bello, uno strumento di crescita e di stimolo contro le devianze e il bullismo. Sono state parole profonde e dense di significato e ammirazione quelle che il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara lunedì mattina ha scelto per il suo discorso durante la cerimonia di inaugurazione della nuova sede del liceo musicale Zucchi di Monza a cui ha presenziato.

"Quando io parlo di scuola costituzionale, che mette al centro la persona, ho in mente questa stupenda esperienza. Mentre visitavo prima i laboratori vedevo questi ragazzi così impegnati, così pieni di passione, così responsabili, così maturi. Pensavo che questo modello di formazione, di istruzione è l’antidoto più forte contro ogni forma di devianza, di bullismo, di dispersione" ha detto Valditara durante il suo intervento. "Quando un ragazzo, ovunque provenga, qualunque sia il suo passato, la sua origine, la sua condizione scoiale, quando un ragazzo trova nella scuola un momento di realizzazione personale, trova degli insegnanti così generosi, così preparati, così capaci di coinvolgere, trova delle istituzioni così belle, dei luoghi così armonici, quel ragazzo sa che il futuro è nelle sue mani, quella ragazza, quel giovane ha di fronte a sé la possibilità di crescere in modo sano, bello, equilibrato. Quindi l’antidoto più forte nei confronti della dispersione è proprio una scuola che sappia valorizzare i talenti".

"Ecco perché io insisto sulla persona al centro, la persona dello studente, la scuola al servizio dei talenti, delle abilità, dei sogni, delle aspirazioni di ogni giovane. Ed è da qui che voglio partire: questa scuola è stata realizzata nel bello.  Devo dire quando passavo prima nei vari piani e vedevo questi laboratori, ho pensato che questa strutturazione, questi lavori, questa concezione di questa scuola ha colto pienamente il senso della scuola moderna al servizio della persona dello studente: tanti laboratori, studiati in modo perfetto, dove poter far emergere la passione di ogni giovane". 

La visita del ministro nella scuola monzese

Vivaldi, Schubert e un assaggio di repertorio jazz. Così gli studenti del liceo musicale Bartolomeo Zucchi di Monza lunedì mattina hanno accolto il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Si tratta dell'unico liceo musicale della provincia di Monza e Brianza realizzato grazie a un investimento di oltre sei milioni e mezzo di euro da parte della provincia di Monza e Brianza in una porzione dell'ex area industriale dimessa in via Marsala dove aveva sede la CGS. Un nuovo polo scolastico con aule didattiche d'avanguardia e 18 spazi destinati alle diverse attività musicali tra cui due laboratori tecnologici. Un auditorium da 150 posti al piano terra e classi e stanze della musica, suddivise per strumento e disciplina, distribuite su tre piani. Un liceo della musica, un unicum a Monza e Brianza, progettato nel dettaglio per soddisfare le esigenze acustiche e strumentali della speciale scuola monzese con due laboratori d'avanguardia al terzo piano dedicati alla curvatura jazz e alla composizione musicale.

Ad accogliere il ministro Valditara a Monza lunedì mattina erano presenti le autorità cittadine e provinciali: il viceprefetto Beaumont Bortone, il presidente della provincia Luca Santambrogio, il sindaco di Monza Paolo Pilotto e la direttrice dell'ufficio scolastico regionale Luciana Volta. A fare gli onori di casa la preside Rosalia Natalizi Baldi che ha accompagnato il ministro e la delegazione di autorità a visitare gli spazi dell'edificio dove già da settembre i ragazzi fanno lezione nella nuova sede. 

"La ragione vera del nostro essere qui oggi a fare festa è celebrare la consegna di uno spazio dedicato a questi ragazzi" ha spiegato la dirigente Natalizi Baldi, intervenendo durante l'inaugurazione che è stata aperta dall'Inno di Mameli eseguito dagli studenti in auditorium. "Oggi vorremmo regalare un po' di bellezza: quella degli spazi che abbiamo già ammirato prima poi c'è la bellezza dei rapporti interistituzionali proficui di grande collaborazione tra scuola provincia e comune. E infine c'è un'altra bellezza che è quella che mi sta più a cuore: quella di questi ragazzi che scelgono di frequentare un liceo musicale e studiano, tornando a scuola, due tre pomeriggi alla settimana per imparare un primo e un secondo strumento e devono fare scelte che sono diverse da quelle che fanno altri ragazzi. E' attraverso la fatica che si diventa grandi uomini e grandi donne" ha concluso.

Dopo le note della Marcia militare numero 1 di Franz Schubert eseguita dagli studenti del liceo musicale guidati dal maestro Mario Mariotti ha preso la parola il presidente della provincia Luca Santambrogio: "È la seconda scuola che inauguriamo in due anni dopo liceo Porta che abbiamo intenzione di acquistare. Questa realizzata dalla provincia è una scuola costruita sulla base delle esigenze speciali dell'indirizzo musicale e doveva essere fatto su misura: ci siamo riusciti creando anche degli spazi per la città per rendere questa scuola aperta e vivibile oltre gli orari di lezione come l'auditorium".

"Fondare scuole e renderle più appetibili per le attività che si devono fare è un enorme segno di rispetto nei confronti del giovani ed è un impegno nei confronti del presente e del futuro. Questa scuola è una incredibile opportunità che tutti voi state offrendo ai giovani" ha spiegato il sindaco di Monza Paolo Pilotto che ha illustrato anche al ministro il progetto di rigenerazione del quartiere monzese proprio a partire dal polo scolastico pubblico realizzato nella porzione di una ex azienda dismessa e la nuova destinazione dell'ex ospedale Vecchio di via Umberto I con il progetto del polo istutuzionale che vedrà il trasferimento e l'ampliamento del comando provinciale dei carabinieri e la presenza di spazi dell'Ats con destinazione sanitaria. E il progetto di una nuova palestra per fornire alle due scuole ciò che ancora non hanno: uno spazio dove praticare attività sportive ed educazione fisica.

I progetti per il futuro

La visita del ministro Valditara non è stata solo occasione per mostrare gli spazi della nuova sede della scuola superiore statale ma anche un momento di confronto e di condivisione. Il ministro ha sentito i ragazzi suonare, è entrato nelle aule e li ha visti all'opera e li ha ascoltati esibirsi. E ha avanzato anche qualche idea per la scuola monzese d'eccellenza. Valditara ha proposto di creare all'interno della sede del liceo monzese un museo della musica con strumenti e spartiti storici che potesse essere aperto anche alla cittadinanza. Un luogo di cultura che continui a dialogare con la città anche a lezioni finite. E poi ancora l'idea di incidere dei brani e delle composizioni eseguite dai ragazzi insieme ai loro docenti che riportino il logo del ministero dell'Istruzione e di immetterli sul mercato, come forma di autofinanziamento.

"Mi piacerebbe che il Ministero creasse un logo da mettere sui prodotti della scuola italiana, che ha delle straordinarie potenzialità e voi ne siete una testimonianza. Perché non immaginare delle incisioni, fatte da voi, con il logo del Ministero e diffuse. È anche un modo per finanziare la vostra scuola" ha spiegato. "Ho lanciato l’idea alla vostra preside di realizzare qui un museo degli strumenti antichi, degli spartiti, aperto al territorio, è proprio perché ho in mente questa idea che ebbi la prima volta quando ero stato assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica della provincia di Milano che all’ epoca comprendeva anche Monza e Brianza. L’idea di una scuola come centro moltiplicare dello sviluppo del territorio, una scuola aperta per far crescere il territorio".

Ma per il liceo Zucchi e per i grandi piccoli musicisti di domani i progetti non sono finiti qui perchè Valditara ha suggerito l'apertura di un dialogo con il mondo dell’impresa, le case discografiche, ma anche quelle che producono strumenti musicali. "La nostra idea di creare una direzione sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico, che favorisca il contatto tra mondo dell’impresa e mondo della scuola, un’impresa disponibile a investire risorse per la scuola e una scuola disponibile a dialogare con il mondo dell’impresa". 

Un modello di istituzione scolastica che non esaurisca il suo compito con la campanella che segna la fine delle lezioni ma che formi, stimoli e accompagni gli studenti - cittadini e musicisti di domani - anche nel loro percorso personale. Perchè possano avere tra le mani tutti gli strumenti per costruire il loro futuro e per sognarlo. 


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