Salute

Come riconoscere e controllare le allergie in estate

Soffrire di allergia, durante l'estate, non è poi così improbabile: ecco i consigli dell'esperto

Foto di cenczi da Pixabay

Quando si parla di allergie, ci si riferisce in genere alla primavera. Tuttavia, esistono anche numerose allergie estive che possono guastare un po' le vacanze.

A spiegarlo è Gian Luigi Marseglia, Presidente della Società Italiana di Allergologia Pediatrica (SIAIP) e Direttore della Clinica Pediatrica della Università degli Studi di Pavia, Policlinico San Matteo: "Nei mesi più caldi, in media le allergie riguardano 1 italiano su 4. Oltre alle più diffuse allergie cutanee come l’orticaria o le allergie da contatto, non vanno sottovalutate neppure quelle alimentari o da punture di insetti o da meduse".

L'orticaria in estate

Pomfi, lesioni cutanee migranti eritemato-edematose e pruriginose: sono i sintomi dell'orticaria acuta, che affligge specialmente i bambini. Il motivo? La sudorazione, che aumenta il prurito, ma anche l'esposizione alla luce del sole, l'acqua salata e le temperature elevate, oltre che il consumo di alimenti quali pesche, fragole e crostacei.

Inoltre, gli oli per capelli e le creme solari possono causare un'orticaria da contatto. "Per ridurre il rischio suggerisco di fare docce con acqua dolce  subito dopo il bagno in mare, e di evitare l’assunzione di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori che potrebbero indurre o peggiorare la sintomatologia cutanea, come ad esempio pesche, fragole, pesce e crostacei" dice Marseglia.

L'allergia da contatto in estate

Tra i prodotti che più spesso conducono all’insorgenza di allergia da contatto, vi sono gli emulsionanti a base di cera di lana e alcoli della cera di lana, gli idratanti a base di urea, i prodotti ad alto contenuto di glicole di propilene, i profumi e le soluzioni profumate, ma anche i prodotti che rilasciano formaldeide e i prodotti naturali, soprattutto se fotosensibilizzanti (es. il tea tree oil, il balsamo del Perù e la calendula officinalis).

Inoltre, è bene prestare attenzione a ciò che si indossa: la formaldeide e le resine presenti negli abiti sotto l’etichetta, come le colle per il fissaggio degli accessori, possono causare sensibilizzazione e dermatite da contatto. Motivo per cui, l'etichetta andrebbe sempre rimossa.

Infine, bisognerebbe evitare di sottoporsi a tatuaggi temporanei all'henné, che pososno scatenare eritema, papule, vesciche talora essudanti e intenso prurito.

La dermatite atopica in estate

La dermatite atopica è la più frequente malattia infiammatoria cronica della cute in età pediatrica, con una prevalenza stimata tra il 16 e il 20% . Normalmente migliora grazie ai raggi UV e all'acqua di mare. “Per massimizzare i risultati si consiglia di protrarre l’esposizione solare per almeno tre settimane, prediligendo località dal clima secco per limitare l’eccessiva sudorazione. Il sudore, la salsedine e l’esposizione solare potrebbero infatti peggiorare le lesioni cutanee, favorendo l’insorgenza e il mantenimento di uno stato infiammatorio" spiega l'esperto.

Ovviamente, la pelle va protetta dagli effetti nocivi dei raggi UV con t-shirt, cappelli e crema solare, ricordandosi di applicare quest'ultima anche sotto il costume e di non utilizzare i flaconi rimasti aperti dall'estate precedente. 

Le allergie da punture in estate

In Italia, oltre 5.000.000 di persone vengono punte ogni anno dagli imenotteri e circa il 5% sviluppa una reazione allergica sistemica. Inoltre, in mare non è poi così improbabile essere punti da una medusa. Se la risposta anafilattica è per fortuna rara, è possibile comunque avvertire un certo dolore. Cosa fare? Non grattarsi, rimuovere i tentacoli dalla cute con l'acqua di mare,  e applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio.  Stop dunque ai rimedi della nonna, come l'ammoniaca, l'urina, la sabbia o le pietra calde. 

Le allergie a tavola in estate

Nella stagione estiva si registra un aumento dell’incidenza delle allergie alimentari per via di un maggiore consumo di cibi ricchi in istamina e/o istamino-liberatori quali frutta fresca di stagione, pesche, albicocche, susine, crostacei e molluschi. Inoltre, le alte temperature possono alterare i cibi se non preparati o conservati in modo corretto.

Le allergie agli occhi in estate

L'allergia agli occhi interessa oltre il 20% della popolazione, manifestandosi soprattutto sotto forma di congiuntiviti allergiche intermittenti e persistenti. Per prevenirla è consigliabile lavare frequentemente le mani, evitare di sfregare gli occhi, usare lacrime artificiali, bere molta acqua per prevenire la disidratazione del corpo vitreo, adoperare appositi occhialini, e indossare sempre durante l'esposizione solare lenti specifiche.

Le allergie respiratorie in estate

Le patologie respiratorie come l'asma e la rinite migliorano durante l'estate, ma i cambiamenti climatici hanno inevitabilmente influenzato il calendario pollinico, inducendo un prolungamento della stagione pollinica anche nei mesi estivi, come per le graminacee. Nei mesi di luglio-settembre sono particolarmente diffusi i pollini delle composite, come ad esempio l’ambrosia, l’assenzio e l’artemisia che possono causare una riacutizzazione della sintomatologia. Inoltre, il clima caldo e umido favorisce la ploriferazione della polvere.