Coronavirus

Metro, mezzi Atm e treni Trenord: cosa cambia dal 1 aprile

Da venerdì cambiano le regole per salire a bordo dei mezzi pubblici

Dal 1 aprile non servirà più il super green pass

Addio certificazione verde. Dal 1 aprile, per effetto del decreto riaperture del governo Draghi, per salire a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale non servirà più il green pass covid. Mentre oggi è necessario esibire il super green pass - che attesta l'avvenuta vaccinazione o la guarigione dal covid da non più di 6 mesi -, dal prossimo venerdì non sarà necessario più nessun documento. L'unico obbligo che resta per viaggiare su metro, bus, tram Atm e treni Trenord è quello di indossare la mascherina Ffp2, fino al 31 aprile.

Discorso diverso invece per treni nazionali a lunga percorrenza e gli aerei, per cui al momento è previsto il possesso del super green pass. Dall'inizio di aprile per viaggiare in tutta Italia basterà il green pass base, che si ottiene anche con un tampone rapido - che dura 48 ore - o con un tampone molecare, la cui durata è di tre giorni. Dal 1° maggio, a meno di ulteriori proroghe, decadrà poi anche l'obbligo di coprire naso e bocca a bordo dei mezzi. 

Non solo metro, treni e aerei, però. Perché ci sono altre novità che entrano in vigore dal 1 aprile. Gli over 50 non vaccinati, per cui fino ad ora era previsto l'obbligo vaccinale, potranno infatti tornare al lavoro soltanto con il green pass base. Niente più green pass - neanche il base - per entrare nei negozi e nei centri commerciali  così come per consumare in bar e ristoranti all'aperto o per entrare in centri estetici e parruccherie. Nei locali al chiuso, invece, servirà ancora la certificazione verde, ma basta quella base. 

Stesso discorso per gli stadi all'aperto - come quelli calcistici - e per tutti gli eventi che non si svolgono in strutture chiuse. Per cinema, teatri, concerti al chiuso, piscine e palestre servirà ancora la certificazione verde rafforzata. 


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