Attualità

Quella panchina che serve (anche) per conoscere l'orario dei treni

Una foto sui social ha scatenato il dibattito fra i monzesi

La panchina alla stazione di Monza postata sulla pagina di "Sei di Monza se..."

Nelle stazioni di Monza alcune panchine servono non solo per un attimo di relax ma anche come "scala" per leggere gli orari dei treni.

Parlasi, nello specifico, di quella panchina posizionata sotto i cartelli con gli orari dei treni, all'interno della sala d'attesa della stazione di via Arosio, che in questi giorni è divenuta talmente famosa da diventare oggetto di discussione sulle pagine dei social locali, e nello specifico sulla pagina Facebook di "Sei di Monza se...", ove l'occhio degli utenti si è rivelato come sempre attentissimo. Si da il caso che nella foto postata da un cittadino la panchina si distingua non solo per ospitare le terga di due pazienti viaggiatori ma pure una signora che, in piedi sul sedile e con piglio deciso, è intenta a consultare gli orari dei treni segnati sul tabellone affisso proprio dietro la panchina. Ovvero in un punto non propriamente comodo a vedersi per chi non è dotato di statura sufficientemente alta e magari con gli anni ha perso pure qualche diottria. Così come, evidentemente, nel caso della bella signora in questione.

Di qui, nemmeno a dirlo, sull'implacabile pagina social cittadina i commenti (pungenti) sulla vicenda non sono appunto mancati.      

"Beh, certo, qui alla stazione di Monza, li hanno messi davvero comodi, i tabelloni con gli orari dei treni…" l'incipit di chi ha postato la foto. Dietro questo, la platea di commentatori. Divisi tra chi ha fatto ironia sulla scelta del progettista ("Quando il genio si esprime è sempre un casino!" ha scritto qualcuno), gli accusatori della signora ("L'educazione non si compra", "Non avrebbe dovuto salire sulla panchina", hanno scritto altri), e i suoi difensori ("Ho rilevato lo stesso problema", Cosa avrebbe dovuto fare? Aspettare uno altro 1 metro e 90 per sapere a che ora prendere il treno?" hanno postato). 

L'ormai nota panchina è insomma riuscita ad accendere nei monzesi un dibattito dai toni amletici. Genio e sregolatezza, infatti, sono da sempre un binomio inscindibile e alquanto attrattivo. Che ha riempito interi tomi di storia, arte e letteratura. Il dilemma, in questo caso, è tentare di trovare uno spazio sulla panchina ove siedono i primi due, anche per il buon senso. Perlomeno secondo i monzesi. Resta il dubbio. Del resto la vita è già di per sé il dramma dell'uomo. Drammatica, spesso, come riuscire a prendere un treno. 


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